Messico e Nuvole

Quando qualcuno dice: vado in Messico! Tutti rispondono: stai attento, è pericoloso, non ti muovere dal villaggio, fai le escursioni organizzate, la gente è povera e pericolosa ecc…
Dovete sapere invece che il Messico è molto grande e ci sono zone più pericolose e zone tranquille, come in qualsiasi Stato, perciò un turista, almeno che non sia un incosciente avventuriero, andrà nella zona più tranquilla cioè lo Yucatan, regione ricca di siti archeologici maya, spiagge meravigliose e molta vegetazione, ma anche cittadine e paesini dove si può vivere e vedere il vero Messico.
Per quanto riguarda le persone, ci sono messicani poveri e messicani meno poveri, ma qualunque sia la loro situazione economica posso garantirvi che sono persone adorabili! Sempre pulite e profumate, disponibili ad aiutarti se ti trovi in difficoltà, cordiali e ospitali, nessuno ti si avvicina per darti fastidio, ovviamente ci possono essere le eccezioni negative come in ogni popolazione, ma per quanto mi riguarda sono state solo 2.
Prima di iniziare a raccontare il nostro tour premetto che c’è una sola autostrada che va da Cancun a Merida, autostrada in mezzo alla giungla, tenuta bene con anche i bidoni per la spazzatura, larga e con ottime indicazioni, ma non illuminata perciò sconsiglio i viaggi notturni. Le strade principali sono simili all’autostrada, mentre quelle secondarie sono più strette e con una corsia per senso di marcia.
Tanti si chiederanno perchè Messico e nuvole, come me lo sono sempre chiesta anch’io e ora ho la risposta: il cielo messicano anche quando c’è una bellissima giornata, non è mai senza nuvole, e sono così basse che sembra quasi di toccarle, sono bellissime perchè rendono il paesaggio ancora più spettacolare e suggestivo….
 
Giorno 1
Partenza da Milano Malpensa ore 09.40 arrivo a Cancun alle 18.23 (si sono 7 ore indietro perciò per noi era come se fosse l’1.30), la durata del volo è stata di 16 ore compreso lo scalo a Miami di 2.5 ore.

All’aeroporto prendiamo il taxi già prenotato dall’Italia con Cancun Shuttle che ci porta davanti al nostro hotel: Krystal Gran Punta, uno dei tanti alberghi lussuosi che si ci sono qui nella zona hotelera. E’ in una posizione ottimale, a 3 min a piedi dal Coco Bongo e dalla movida. Nonostante la nostra stanchezza decidiamo di andare a cena da Taco Factory: completamente in mezzo alla confusione e con cibo non del tutto buono. Vorremmo andare al Coco Bongo ma siamo stravolti, quindi dritti in albergo.

Giorno 2

Ci svegliamo molto presto per via del fuso e ci prepariamo per prendere il battello diretto a Isla Mujeres, ma prima facciamo una bella colazione yucateca da Mextreme: uova, fagioli, platano e tortillas.
Dovevamo prendere il battello da Playa Caracol, a 900mt dal Krystal, ma causa vento non facevano partenze perciò ci fanno andare con un bus (senza costi aggiuntivi) a El Embarcadero.
La traversata dura 20min e passa velocemente grazie anche ai mariachi che suonano :-).
Appena arrivati affittiamo la golf cart, proprio di fronte all’uscita del porto,  per tutto il giorno a 45$, ci siamo girati tutta l’isola da un estremo all’altro, anche perchè è lunga solo 7km e larga quasi 1km, abbiamo visitato Tortugranja, un allevamento di tartarughe dove si possono ammirare i piccolini, proprio una bella esperienza, ci siamo presi una birra Sol a Punta Sur godendoci il relax e il panorama bellissimo sull’oceano, con Cancun in lontananza. Dopo questa piccola sosta abbiamo raggiunto l’altra estremità e abbiamo pranzato a Playa Norte, una delle spiagge più famose dell’isola. Dopo aver lasciato la golf cart giriamo per le viuzze del paesino e tra un negozietto e l’altro si fanno le 17.30, ora del balletto di ritorno per Cancun.
Ceniamo a Casa Tequila intorno alle 22.00 con fajitas e burrito e passeggiamo in mezzo ai locali, vorremmo andare al Coco Bongo anche se è molto caro, varia dai 70$ ai 100$, ma non si sa come mai alle 23.00 ti dicono un prezzo, alle 01.00 un altro e alle 02.30 ci ferma un ragazzo dicendoci che l’ingresso è GRATIS, non potevamo crederci e ovviamente siamo entrati subito. Gli spettacoli che fanno all’interno sono davvero belli quindi vale la pena di spendere per entrare.
 
Giorno 3
Dopo una colazione fai da te sul balcone della camera, prendiamo un taxi per raggiungere la Hertz a Cancun centro e da qui iniziamo il nostro tour con la Hyundai i10: prima tappa Chichen Itzà.
Ci vogliono circa 2.5 ore per arrivare a destinazione, si passa per Piste, una cittadina povera e malandata in alcuni punti dove peraltro ci siamo persi: un tizio ci ha mandato volutamente dalla parte sbagliata (1° eccezione del messicano poco carino) dove tutto era lasciato andare e metteva un pò d’ansia, tornando indietro però abbiamo chiesto ad altre persone che ci hanno indicato la strada giusta. 
L’albergo dove passiamo la prima notte è il Mayaland Hotel & Bungalows, si trova all’interno della zona archeologica con accesso privato al sito, è immerso nella tranquillità e nella natura tanto che ci siamo trovati un pavone a bordo piscina.
La cena sarà tipica maya: Queso Relleno e cochinita pibil, accompagnati da un ottimo margarita e una tequila. 
 
Giorno 4
Colazione vegetariana e visita del sito archeologico con la nostra guida maya personale parlante un ottimo italiano: Giovanni, prenotata il giorno prima tramite l’albergo. 
Siamo entrati alle 08.00, non c’era ancora nessuno e siamo riusciti ad apprezzare e a godere dell’atmosfera che regala questo posto magico, in primis la piramide di Kukulcan una delle sette meraviglie del mondo, l’osservatorio astronomico e il campo per il gioco della pelota. La visita dura 2 ore e prima di andare via la guida ci consiglia di fare un giro tra le bancarelle lungo la stradina per arrivare al cenote sacro, dove compriamo un sacco di souvenir a prezzi bassi, i più bassi dello Yucatan.
Nel pomeriggio partiamo per Merida la nostra seconda tappa, e prima di entrare in città incontriamo la 2° eccezione di messicano poco carino al posto di blocco: un poliziotto che ci chiede patente, passaporto, assicurazione hertz e visto turistico che a loro non serve, ma lo voleva a tutti i costi e se non l’avessimo trovato molto probabilmente avremmo dovuto sganciare un pò di pesos per passare. 
Raggiungiamo l’alloggio Hotel Mérida Santiago dove ci accoglie Jan, molto gentile e disponibile che ci offe subito da bere e ci illustra la cartina della città. Tra una cosa e l’altra si sono fatte già le 18.00 quindi abbiamo il tempo di fare un giro veloce e cenare. Usciamo senza borse, solo con documento, qualche soldo in tasca e la macchina fotografica: visto l’aspetto della città fatiscente e le cose lette su internet avevamo paura di chissà che cosa, e invece come giustamente ci ha detto Jan: è Merida non Città del Messico, e infatti abbiamo girato senza problemi.

Riusciamo a vedere Plaza Mayor con la cattedrale, il Palacio del Gobernador che offre una bella vista sulla piazza e la Casa de Montejo e ceniamo da Pancho’s con guacamole fatto al momento davanti a noi, insieme a nachos, tacos e margarita.

Giorno 5
Colazione tipica, ma insolita e pesante con tacos, uovo e salse, prima di metterci in viaggio per la nostra terza tappa: Uxmal.

Dopo esserci persi per uscire da Merida, riusciamo a raggiungere il resort Hacienda Uxmal Plantation & Museum intorno alle 11.30 e andiamo subito a visitare il sito archeologico a 700mt.
Sicuramente non è stata l’ora giusta per la temperatura, faceva davvero caldo, ma almeno abbiamo evitato i gruppi di turisti. Giriamo per 3 ore, ammirando e fotografando tutte le meraviglie all’interno del sito tra cui la piramide dell’indovino, il quadrilatero delle monache, la grande piramide e il campo per il gioco della pelota,  poi decidiamo di farci un bagno nella vasca idromassaggio della nostra camera per recuperare le forze.
Alle 19.00 torniamo di nuovo nella zona archeologica per assistere allo spettacolo di luci, davvero suggestivo, peccato però che la storia narrata era solo in spagnolo. 
 
Giorno 6
Senza fare colazione, reduci dalla cena pessima del ristorante dell’hotel, partiamo per Valladolid la nostra quarta tappa, con sosta al Cenote X-Butun e Cenote Dzonbacal attraversando il poverissimo paesino di Cacao.
E’ ora di pranzo e poco lontano dai due Cenotes vediamo un ristorantino tipico messicano Restaurante Le Buu Tun, ci siamo solo noi e il proprietario è molto gentile e ospitale. Ancora una volta assaggiamo piatti tipici maya: panuchos, salbutes e empanadas accompagnati da 3 birre: Sol, Bohemia, Dos Equis, spendendo l’equivalente di €6 a testa.
Ci mettiamo in macchina con la pancia piena e raggiungiamo la piccola cittadina di Valladolid intorno alle 17.00, chiedendo aiuto ad un poliziotto troviamo facilmente l’alloggio: Casa Hamaca Guesthouse, molto carina e particolare, dove ci accoglie il proprietario americano Denis e il resto del personale, tutti molto ospitali.
Con una bella passeggiata di 750mt raggiungiamo la piazza principale Parque Francisco Cantòn, dove troviamo la bella Cattedrale di San Gervasio e vari negozietti dove acquistare souvenir a prezzi piuttosto contenuti.

Rientriamo alla guesthouse per cena dove ordiniamo sandwich della casa, tortillas varie e banana split, in più ci offrono un’ottima tequila per farsi perdonare dell’attesa.

Giorno 7

Ancora una volta facciamo una colazione bella pesante ma buona: peperoni ripieni con uova, cipolla e avocado a parte, e pancakes con bacon.
Prima di lasciare questa adorabile guesthouse, Denis ci consiglia di andare a vedere Ek Balam, un sito archeologico a soli 20 min d’auto da Valladolid e così facciamo, arriviamo per le 10.00 e decidiamo di fare una visita guidata di circa un’oretta.  Rispetto agli altri siti maya visti è più piccolo e meno conosciuto.
Finita la visita partiamo per Cobà, sito archeologico molto grande, con la piramide di Nohoch Mul alta 42mt, l’unica sulla quale si può ancora salire.
Sono le 13.00 bisogna fare 2km per raggiungere la piramide e nonostante il caldo decidiamo di salire lo stesso, salita e discesa abbastanza faticose ma ne vale la pena per ammirare dall’alto l’immensa jungla.
Ci fermiamo a pranzare in un ristorantino lungo la strada del ritorno dove ordiniamo anche questa volta panuchos e empanadas, meno buone rispetto l’altro ristorante.
Intorno alle 16.30 imbocchiamo la strada per Tulum, circa 30min d’auto e raggiungiamo la Hertz dove lasciamo ma nostra Hyundai i10 con molto dispiacere. 
Prendiamo un taxi proprio lì fuori, che con 200 pesos ci porta al Pavoreal Beach Resort Tulum dove resteremo per le prossime 7 notti.
 
Giorno 8
Giornata di puro relax in questo splendido e tranquillo resort, gestito da italiani con cibo ottimo e vario. Avendo l’all inclusive ogni scusa è buona per bere e mangiare.Giorno 9
Dopo una bella colazione a buffet molto varia, prendiamo un collettivo (20 pesos a persona) per raggiungere X-Cacel (30pesos a persona per l’ingresso essendo all’interno di una riserva naturale), una bellissima spiaggia selvaggia e incontaminata dove le tartarughe depositano le uova, ecco perchè ci sono dei piccoli recinti.
Più tardi prendiamo un altro collettivo per andare nella spiaggia di Akumal, dove è possibile fare escursioni subacquee per vedere le grandi tartarughe marine, se siete fortunati e pazienti riuscite anche a vederne qualcuna per i fatti vostri, come è successo a noi, quindi è importante avere con se una maschera e una fotocamera subacquea.
Pranziamo  nelle vicinanze e con un altro collettivo andiamo alle rovine di Tulum, il sito archeologico con la location più bella e suggestiva essendo affacciato sul mare.
Giorno 10
Per la prima volta becchiamo brutto tempo e siccome non si può prendere il sole decidiamo di andare sull’isola di Cozumel prendendo un collettivo fino a Playa del Carmen (50pesos per persona, durata 1ora) e il traghetto (circa 150 pesos per persona, durata 30 min).
Prima di prendere il traghetto abbiamo noleggiato tramite HTL Rentals la ferrari mexicana, da ritirare una volta arrivati sull’isola. Ci aspettavamo chissà che bella macchina e invece era un vero catorcio. Giriamo tutta l’isola, andiamo a vedere le spiagge più famose senza però fermarci: troppo affollate di americani che bevono cocktails in piscina. Raggiungiamo Punta Sur, l’estremità dell’isola, e pranziamo in un reggae bar sulla spiaggia, tranquillo e poco affollato, mentre si scatena un forte temporale che per fortuna ci calma dopo un’ora.
Proseguiamo il giro dell’isola sulla costa opposta, più selvaggia e naturale, prima di riconsegnare l’auto: abbiamo avuto qualche problema con la  HTL Rentals per via della benzina, hanno fatto in modo e maniera che ci facessimo il pieno senza averlo concordato al momento del noleggio, non sono stati per niente simpatici ne disponibili.

Alle 18.00 attracchiamo a Playa del Carmen passeggiamo lungo la 5a Avenida senza tralasciare i numerosi negozi di souvenir.

Giorno 11 e 12
Restiamo per due giorni interi a goderci il relax che offre questo meraviglioso resort.

Giorno 13
Ultima colazione e ultime ore di sole al Pavoreal.

Avevano appena tagliato le noci di cocco dalle palme e ce ne hanno offerta una: prima abbiamo bevuto il latte di cocco, poi l’hanno aperta e abbiamo  mangiato il cocco, morbido e con un sapore unico e diverso da quello che possiamo trovare qui in Italia. 
Usuffruiamo dell’ultimo pranzo e intorno alle 14.00 prendiamo un taxi (1100pesos) per raggiungere l’Ibis Cancun Centro nella downtown, posto davvero brutto, tanto che facciamo un piccolo giro e ci compriamo due panini da Subway  per mangiarceli in camera. 
In questa zona non ci sono attraversamenti pedonali nonostante il traffico intenso, c’è un grande e lussuoso centro commerciale Plaza Las Americas, enorme controsenso se si pensa alla povertà che lo circonda. Vale la pena alloggiare da queste parti solo per la vicinanza con l’aeroporto.
Giorno 14
Prendiamo il taxi dall’albergo (200pesos) fino all’aeroporto.
Volo di rientro alle 8.55, che arriverà in Italia alle 08.05 del giorno successivo.
Bye bye Mexico 
 
Da Sapere
Moneta: pesos messicano ($MXP), fate attenzione a non confonderlo con il dollaro americano ($USD). Accettano spesso anche euro.
Ora: 7 ore indietro rispetto l’itala
Quando andare: il periodo migliore è da metà novembre a metà dicembre per spendere meno, non trovarsi la folla di turisti e avere un clima molto piacevole. In generale comunque è consigliato andare da novembre a maggio.
Presa elettrica: 127 V tipo A